Lo zafferano, Crocus sativus L. è una pianta erbacea originaria dell’Asia Minore e appartenente alla famiglia delle Iridaceae.
E’ la spezia più costosa e pregiata del pianeta ma, sta acquisendo più importanza in Italia grazie ai suo effetti benefici, evidenziati dalle recenti ricerche.
Oggi è coltivata anche in Italia soprattutto nelle regioni delle Marche, Umbria e Abruzzo, dove il clima è più favorevole.
Infatti è sempre più nota, sia in cosmetica, come colorante di tessuti ed in ambito alimentare, che in campo alimentare come spezia.
E’ facilmente ossidabile all’aria e alla luce, quindi se si vogliono preservare le caratteristiche salutistiche, occorre usarla fresca e non polverizzata, al riparo da luce ed aria.
Le proprietà ad essa adducibili, sono dovute alla presenza di carotenoidi e terpeni.
Proprietà e benefici dello Zenzero:
- attivo contro le ulcere e migliorativo della digestione(crocina)
- anti-carginogenico: proprietà antiproliferative e cito-tossiche verso cellule tumorali (estratto alcolico, crocina, safranale e picrocrocina)
- preventivo per la salute cardiovascolare (crocina e crocetina)
- preventivo per l’insulino-resistenza (crocetina)
- antidepressivo (estratto alcolico di z.)
- utile contro la sindrome pre-mestruale (estratto alcolico di z.)
- ansiolitico (crocina, estratto acquoso e safranale)
In merito alla sua attività contro l’insulino-resistenza, si rivela molto utile nel prevenire sia problemi di sindrome mettabolica, sia cardiovascolari.
In fine nella medicina ayurvedica, lo zafferano viene invece impiegato contro le patologie del fegato e dei reni, come emmenagogo ed afrodisiaco.
Come sempre si consiglia di usarlo in cucina per sfiziose ricette tenendo presente delle sue stupende proprietà salutistiche, ma considerando anche di non eccedere in frequenza e quantità.
Dott.ssa Giusy Diomaiuti
Riferimenti bibliografici:
Alharbi KS. et al., 2022. “Gingerol, a Natural Antioxidant, Attenuates Hyperglycemia and Downstream Complications”. Dec 16;12(12):1274. doi: 10.3390/metabo12121274. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/36557312/