L’attività fisica costante e una riduzione dell’apporto calorico, sono in grado di indurre una serie di cambiamenti a catena nel nostro organismo, come l’aumento del numero e dell’efficienza dell’attività dei mitocondri.
I MITOCONDRI, CORRELATI AL DIMAGRIMENTO E ALL’ATTIVITA’ FISICA
I mitocondri sono piccole componenti cellulari, capaci di svolgere diverse funzioni, tra cui la produzione di ATP (la principale riserva energetica cellulare) partendo da substrati energetici quali: zuccheri, grassi e proteine.
Un uomo di 70 kg brucia nelle 24 ore, circa 80 kg di ATP che viene continuamente riciclato attraverso un complicato meccanismo mitocondriale denominato “fosforilazione ossidativa”.
L’attività fisica e la biogenesi dei mitocondri all’interno della cellula, sono regolati da un intricato meccanismo genetico; difetti in questo sistema possono creare seri problemi metabolici e determinare patologie sistemiche (malattie mitocondriali propriamente dette) o metaboliche (sindrome metabolica, obesità, diabete, malattie cardiocircolatorie, invecchiamento).
Biogenesi mitocondriale, dimagrimento e ringiovanimento
Diversi stimoli possono influenzare un’aumentata o diminuita sintesi mitocondriale, l’invecchiamento è uno di quelli che determina riduzione mitocondriale, mentre attività fisica, restrizione calorica, digiuno breve (digiuno intermittente) o freddo, aumentare la biogenesi mitocondriale.
Un aumento del numero o dell’attività mitocondriale, si traduce in un’aumentata capacità di produrre energia, di produrre calore, di contrastare i radicali liberi, di attività antinfiammatoria, ma anche maggiore capacità di consumare energia, e quindi dimagrimento.
Poi ci sono alimenti che stimolano la biogenesi mitocondriale, come:
Resveratrolo, capace di agire come mimetico della restrizione calorica in quanto attiva le sirtuine (proteine capaci di regolare i meccanismi fisiologici legati al dimagrimento, alla resistenza all’insulina e quindi anche al diabete e all’obesità);
Pirrolochinolina chinone, capace di stimolare l’aumento dei mitocondri, presente: nel prezzemolo, pepe verde, papaya, kiwi e tè verde;
Idrossitirosolo (HT), molto presente nella nostra dieta in quanto si trova nell’olio d’oliva;
Quercetina (vedi anche l’articolo : ALIMENTI ANTI-OBESITA𔄃), capace di stimolare il funzionamento dei mitocondri favorendo il metabolismo energetico e abbassando i livelli dei ROS. La troviamo nelle cipolle, in particolare quelle rosse, nel cappero, nell’uva e vino rosso, nel tè verde, nel mirtillo, nella mela, nella propoli e nel sedano;
Ma non solo questi:
Epigallocatechina-3-gallate, la più abbondante catechina nel tè, e in particolare nel tè verde. La sua attività antiossidante, può neutralizzare i ROS e migliorare la funzionalità mitocondriale impedendone la produzione;
Silimarina, una miscela costituita soprattutto da tre sostanze: la silibina, la silicristina e la silidianina, presente in diverse piante, soprattutto nel cardo mariano;
Nitrati, presenti in alcuni tipi di verdure come spinaci, coste, biete, lattuga e barbabietole rosse, vengono trasformati da un enzima salivare in nitriti.
Durante l’allenamento, proprio nelle fibre muscolari impegnate nello sforzo (poco ossigeno o/e acido lattico), dai nitriti si forma ossido nitrico, che determina la biogenesi mitocondriale;
Cacao, già 30-40 g di cioccolato fondente assunti due ore prima dello sforzo fisico sono efficaci per potenziare l’allenamento, ancora meglio se utilizzate la polvere di cacao non trattato più ricco in antiossidanti.
Mangiare bene dunque, non ha solo un valore estetico o salutistico, ma è un vero e proprio stile di vita che abbraccia ogni aspetto della propria e della altrui vita.
Dott.ssa Giusy Diomaiuti
Articoli di riferimento:
Assaf Ben Meir et al. “Coenzyme Q10 restores oocyte mitochondrial function and fertility during reproductive aging”. Epub 2015 jun 26. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/32724473/
Jin Zang et al.”Mitochondrial Sirtuin 3: New emerging biological function and therapeutic target”. Theranostics 2020 Jul 9. https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/26111777/