DIETA CONTRO DANNO GENETICO

Dieta contro danno genetico perchè?

Una dieta ricca di fibre sia solubili che insolubili, è in grado di favorire la produzione di acidi grassi a corta catena che,  come già accennato in precedenti articoli, svolgono un ruolo cruciale nel sistema immunitario e nell’omeostasi metabolica.

Tali acidi, potrebbero avere un ruolo chiave nella prevenzione della Sindrome Metabolica, nelle malattie intestinali e nel cancro.

Le fibre rappresentano dei carboidrati indigeribili, che  i microorganismi buoni del microbiota intestinale, attaccano per produrre substrati energetici ed ottenere così questi  gli acidi grassi a corta catena (SCFA). In particolare ci interessano: acido butirrico, acido acetico e acido propionico.

ACIDI GRASSI A CORTA CATENA:  ACIDO BUTIRRICO, ACETICO E PROPIONICO

L’acido butirrico può aumentare la sensibilità insulinica e la spesa energetica, l’acido acetico, ha invece mostrato capacità di ridurre l’appetito, di migliorare la tolleranza al glucosio e sopprimere l’obesità.

Sia acido butirrico che propionico, mostrano protezione contro l’obesità indotta dalla dieta e capacità di regolare gli ormoni intestinali.

A conferma di ciò, è stato visto che negli obesi si assiste ad un aumento di Firmicutes ed Enterococchi (che non producono acidi grassi a corta catena), e ad una  diminuzione di Bifidobatteri (che invece ne producono).

Questo perchè negli obesi,  si assiste ad un  incremento dell’espressione di geni coinvolti nel metabolismo degli zuccheri.

Quindi, una dieta ricca di acidi grassi a corta catena e quindi ricca in fibre, può rappresentare una strategia utile nel prevenire tutti i disordini metabolici indotti dalla dieta.

Dott.ssa Giusy Diomaiuti

Riferimenti: https://www.mdpi.com/2072-6643/7/4/2839/htm

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